martedì 9 novembre 2010

Anche i gladiatori crollano, solo in Italia

Riporto una nota di Erri de Luca, apparsa su Facebook dopo il crollo della Domus a Pompei:

Chiedo all'archeologia di smettere di scavare. Quello che riporta alla luce lo guastiamo e lo mandiamo in rovina. Chiedo di ricoprire gli scavi di Pompei con cenere spenta per poterli affidare alle generazioni future che saranno costrette a essere migliori, visto che peggiori non si può. Siamo eredi senza merito e tutori di una ricchezza che appartiene all'umanità e non  alla competenza di un ministero. Questa ricchezza è quanto di meglio abbiamo da offrire al mondo e siamo responsabili di questo di fronte al mondo. L'immagine dell'Italia all'estero è sfregiata dal ridicolo di certi pruriti anziani e dall'indecente incuria della bellezza ricevuta in dote. Custodire e tramandare la bellezza è la definizione più elementare di civiltà.

For my English-speaking friends, an attempt of translation:
I ask archeology to stop digging. What brings to light,  we waste and ruin. I ask to fill the excavations of Pompeii with ash for them to entrust to future generations that would have to be better, since it cannot be worse. We are heirs without merit and guardians of a treasure that belongs to the humanity and not to the responsibility of a ministry. This wealth is the best we have to offer the world and we are responsible for this before the world. Italy's image abroad is scarred from the ridiculous of some elderly and itching indecent neglect that received beauty as a dowry. Preserve and pass on the beauty is the most basic definition of civilization.

http://www.facebook.com/profile.php?id=1276045461#!/note.php?note_id=472146247776&id=100000884713895
 
 


Metafora di uno svuotamento culturale tutto italiano, mentre le nostre librerie sono colonizzate da prodotti americani di discutibile e orribile fattura (faccio riferimento ai "romanzi" della generazione Y), anche i gladiatori  e tutta la cultura classica si ritirano come gli Dei in Irlanda.
La Dea Danna depose sullo smeraldo europeo il suo infinito e benevolo mantello per ricordare agli uomini l'importanza della Memoria, si vede che in Italia il mantello era troppo corto.
 

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